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Saccades and smooth pursuit eye movements in central vertigo

Movimenti oculari saccadici e di inseguimento lento nella vertigine centrale

G. Tirelli, S. Rigo, F. Bullo, C. Meneguzzi, D. Gregori1, A. Gatto

ENT Clinic, Head and Neck Department, Hospital of Cattinara, University of Trieste; 1 Department of Environmental Medicine and Public Health, University of Padova, Italy

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Summary

In order to analyze the diagnostic efficiency of saccadic and pursuit eye movements compared to findings from brain magnetic resonance imaging in patients with central vertigo, 108 patients were selected from 580 dizzy patients as cases of suspected central origin; the saccadic and pursuit eye movements were evaluated by electronystagmography and findings were compared to information from magnetic resonance imaging. The study of oculomotor movements in patients suspected of having a central lesion revealed a 83.3% sensitivity and 21.2% specificity. Restricting consideration to severe alterations in eye movements as indicative of a central origin, this test gives a 71.4% sensitivity and 50.0% specificity. In conclusion, the study of alterations in oculomotor movements, in patients with suspected central lesions, proved to be a test with good sensitivity also compared with results of magnetic resonance imaging.

Riassunto

Allo scopo di analizzare l’efficacia diagnostica dei movimenti oculari saccadici e di inseguimento lento nei pazienti con una vertigine di origine centrale mettendoli a confronto con i riscontri ottenuti alla Risonanza Magnetica, 108 casi sospetti di avere una vertigine di origine centrale sono stati selezionati da una popolazione di 580 pazienti con vertigine. Sono stati valutati i movimenti oculari saccadici e di inseguimento lento mediante l’elettronistagmografia ed i risultati sono stati comparati con i riscontri ottenuti con la Risonanza Magnetica cerebrale. Lo studio dei movimenti oculari saccadici e di inseguimento lento nei pazienti sospetti di avere una vertigine di origine centrale ha messo in evidenza una sensibilità dell’83,3% e una specificità dl 21,2%. Prendendo in considerazione solo le alterazioni gravi dei movimenti saccadici e di inseguimento lento come indicatori di una vertigine di origine centrale questo studio ha rilevato una sensibilità del 71,4% ed una specificità del 50%. In conclusione, lo studio delle alterazioni dei movimenti oculari nei pazienti con una vertigine di sospetta origine centrale ha dimostrato di essere un test con una buona sensibilità, confrontato anche con i risultati ottenuti con la Risonanza Magnetica cerebrale.